mercoledì 30 novembre 2011

La politica è partecipazione e non esclusività

Tengo a precisare che giudicare una persona e denigrarla solo per il fatto di simpatizzare per una corrente politica diversa, anche se ciò che dice costituisce un buon punto di riflessione per tutta la comunità, rispecchia a pieno l’attuale ottusità che mostra la classe politica TUTTA che ci gestisce, la quale appoggia un’idea solo per “partito preso”, senza ragionare con i propri neuroni sulle conseguenze delle scelte fatte.

Innanzitutto inizierei dicendo che nessuno, né io né gli amici 5 stelle mettono in dubbio le capacità e ancor meno la mole di lavoro sviluppata dal nostro sindaco.

Si ha profondo rispetto del ruolo istituzionale e soprattutto della persona che lo investe, questo però non può impedire a nessuno di fare valutazioni personali su situazioni sensibili coinvolgenti la  comunità laghese.

 Bisognerebbe ricordarsi che non si è infallibili, che a volte anche i più bravi possono scivolare e sbagliare, mancare di capacità d’ascolto verso lo strato sociale che li circonda; ciò rispecchia il trend di TUTTA  la politica attuale, che si crogiola dietro scuse più o meno legittime di elezioni o colpe altrui.

 All’epoca delle elezioni la situazione in Italia era barcollante, oggi è paurosamente terrificante; tutti i problemi sono dinamici e si muovono, quindi il miraggio di questo progetto, a mio parere, andrebbe ponderato, ognuno dovrebbe rifletterci sopra, nessuno escluso, indistintamente dal credo politico.

 Perché allora attaccare me e gli attivisti 5 stelle, appena si accendono i riflettori sulla scuola, con l’arroganza di sottolineare ed additare il nostro operato come il succo della coalizione di minoranza a Lagosanto??

 In paese ci si conosce tutti, è impossibile che non sia così, con alcuni si abita “da port’ e usc”; ma il fatto che su alcuni punti si abbia una visione apparentemente convergente non ci pone al loro livello neppure minimamente. Deve essere assolutamente chiaro: noi con i partiti non vogliamo avere e non abbiamo nulla a che fare!

 Tagliare gli investimenti alla scuola equivale a segare il tronco di un albero stando seduti sul ramo più alto; il futuro dell’Italia nasce nelle università, nei licei, negli asili, se da lì ne uscirà spazzatura il paese ne uscirà una discarica.

 L’Italia non può avere un futuro se negli anni che verranno non investirà sui suoi ragazzi, sia nelle strutture che nell’apparato gestionale; zero investimenti vogliono dire zero qualità, meno aule didattiche, meno laboratori, meno collegamenti in rete, meno PC, meno insegnanti, meno ricercatori, ecc.

 Ribadisco: nel caso in cui dovessimo scivolare dentro un imbuto di dolore e di debiti, non dobbiamo poi nasconderci dietro scuse, anche fossero lecite, poiché tutti noi condividiamo l’abominio gestionale del ministero dell’istruzione, che dovrebbe essere difensore naturale della scuola stessa.

 L’idea che fermenta in noi, sospinta dai principi del MoVimento 5 Stelle, potremmo dire che è dettata soltanto dal buon senso, solo ed esclusivamente questo; capacità di fotografare la realtà rendendola il più trasparente possibile agli occhi di tutti in primis.
Il movimento non ha etichette ed è per questo che viene macellato tutti i giorni.

Perché la giunta non si interroga sul rumoreggiare  di tamburi ogni qual volta si parla di scuole? Per questo sarebbe fondamentale che la stessa si differenziasse, su un argomento così spinoso, dal modus operandi della politica attuale, in modo da avere la sensibilità di convocare tutti i cittadini laghesi ad incontri mirati, con esperti, dove si esplicitassero con trasparenza tutte le difficoltà che si affronteranno e le conseguenti  soddisfazioni finali, che rinfrancherrebbero le nostre fatiche.

 Quindi  il miraggio dinamico scuola, che prima era una certezza ma oggi lo è un po’ meno, sentirà come una spada di Damocle l’incrociarsi di due mutui comunali fino al 2014 (piazza-scuole), che si sovrapporranno, portando al limite dell’indebitamento il nostro respiro. Si configura una situazione ad alto rischio che ci farà partire reggendo il peso di  un mutuo venticinquennale di circa 100.000 euro/anno. Non sarebbe meglio riqualificare ed investire sull’apparato gestionale interno ed esistente? Oppure prenderlo almeno in considerazione?

 Ma come faremo, se ci imbarchiamo in quest’impresa, a mettere soldi per mantenere il trend scolastico attuale che è già al limite? Ed elementari e medie nuove (secondo stralcio), a quando, che non sono neanche nei pensieri, se tutto questo sforzo è solo per nido e materna?

 Signori, qui si parla di un totale di 3.900.000 euro (primo stralcio), ed una costola di questi, circa 1.400.000, li devono tirare fuori i laghesi con un mutuo. Almeno abbiate l’accortezza e la gentilezza di chiederglielo. 

 La politica non deve arroccarsi e trincerarsi sempre dietro le proprie convinzioni, la storia ci è maestra, ed a volte occorre fermarsi, respirare, riflettere, tendere la mano e  discutere con tutti quelli che saranno coinvolti in uno sforzo  storico, sovrumano e avente dimensioni titaniche.

 La politica è partecipazione e non esclusività di alcuni; la democrazia dal basso altro punto  cruciale, queste sono le realtà che arriveranno, spero, in un futuro sempre più prossimo.

 Un papà in movimento
 Lagosanto in MoVimento

mercoledì 16 novembre 2011

L'anno che verrà

lagosantoinmovimento chiama simpatizzanti, rispondete simpatizzanti.
volevamo portare alla vostra attenzione,  un articolo articolo uscito sul carlino in data 12/11, naturalmente subito seguito da risposta colorita il 14/11.
lo stesso è stato pubblicato, nella sua interezza, anche su http://www.estense.com/?p=179061 ed anche li è stato commentato in maniera pittoresca.

 
Buongiorno a tutti, sono un simpatizzante del gruppo che sta emergendo a Lagosanto, movimento 5 stelle per chi non lo conoscesse, ma soprattutto sono un papà di due creature che frequentano la nostra sgretolata scuola.
Sgretolata è un termine che sta ad evidenziare, non tanto la struttura materiale in essere, ma tende a colpire lo spirito che ad oggi purtroppo rasenta essere sempre più liquefatto e rarefatto, creando discrepanze verso l’interno della struttura stessa, cioè il dentro.
L’altro giorno tanto per raccontarvela sono stato all’assemblea per eleggere i rappresentanti di classe di mio figlio, parliamo scusate di scuole elementari.
Naturalmente oltre ad eleggere i rappresentanti si è parlato di progetti che investiranno la classe, quali gite e percorsi in genere, tutti finalizzati al raggiungimento formativo dei ragazzi..
Sono rimasto basito quando le maestre, hanno purtroppo descritto una situazione di totale disagio, causa una mancanza di fondi minimi indispensabili, per poter gestire il percorso scolastico con conseguente rischio effettivo di far saltare tutti i progetti.
Non a caso il senso civico di buona parte dei genitori, se non tutti, si è sentito coinvolto e il minimo comun denominatore che ne è saltato fuori è che al bisogno potrebbero considerare l’ipotesi di fare una colletta tra tutta la scuola.
Ma la domanda che ha preso slancio dal mio cuore e mi si è inalberata fino al cervello è: come può pensare Lagosanto di costruire una scuola nuova, che solo al primo stralcio (nido e materna), costerà 3.900.000 euro indebitando il paese per venticinque anni con una rata di circa 100.000 euro l’anno? Ed il secondo stralcio (elementari e medie) a quando?
Tutto ciò, come hanno fatto tanti genitori, porta solo ad una riflessione: come potranno fare scuola le maestre se una volta avventurati in quell’impresa titanica ci saranno, come si suppone, sempre meno fondi? Avranno i soldi almeno per i gessi?
Concludo dicendo che non ci sono vie di mezzo, chi vuole trova una strada, altrimenti si trova una scusa. Sarebbe troppo facile difendersi, a fatto compiuto, dietro lo scempio iniziato dal governo.
La giunta dovrebbe lavorare in controtendenza, contro lo sgretolamento del dentro delle istituzioni, che sono circa il 70% dei costi attuali di gestione, a nessuno importa l’estetica di facciata se poi non ci sono i gessi per far lezione o i pulmini per fare una gita.
Come sarà L’ANNO CHE VERRA’ quando imboccheremo quell’imbuto di danaro con la d maiuscola, come reagiranno i laghesi con quel fardello di debiti sulle spalle, come si riuscirà a fare scuola in maniera normale se ora si sta raschiando il barile?
Non si può pensare, che un nucleo famigliare (Lagosanto), che non ha soldi, possa sedersi a tavola, parlando di comprare scarpe e vestiti firmati, e nello stesso tempo aprire il frigo e vederlo vuoto.
I nostri avi oggi facciano scuola, portando l’insegnamento dell’ utilizzare al meglio quel che si ha ottimizzandolo e facendolo pesare il meno possibile alla collettività.
Un papà

 di seguito la risposta che non si è fatta attendere:


giovedì 10 novembre 2011

Primi esperimenti di democrazia diretta in Italia

Serata svolta a Ravenna il 3/11/2011 con la partecipazione dei vari gruppi movimento 5 stelle regionali tra i quali anche Lagosanto. Conduce la serata nelle vesti di facilitatore, Paolo Michelotto, autore del libro/strumento "Democrazia dei Cittadini".



giovedì 27 ottobre 2011

La crisi degli asini


Comunicato politico numero 48

In Molise ci sono state le prove generali delle elezioni politiche 2013. Due candidati fotocopia: un ex Forza Italia per il pdmenoelle e un Pdl per il pdl. Stesso dna, stessi programmi. Ricordate Enrico Letta che solo qualche settimana fa candidava Profumo leader del pdmenoelle? Il nome di Berlusconi tolto dal simbolo, il maggiordomo Alfano a fare campagna elettorale al suo posto. L'Udc di Azzurro Caltagirone alleata con il centrodestra, al contrario delle regionali in Piemonte in cui si presentò con Pd e Idv. Il gioco è fatto. Nulla cambia. Il MoVimento 5 Stelle è la variabile imprevista in questo duopolio di finti avversari che mantengono lo status quo in Italia da vent'anni. Un sistema bipolare previsto dal Piano di Rinascita Democratica della P2 di Gelli applicato alla lettera. Un sistema che sottrae alla volontà popolare l'azione dei partiti. Fanno ciò che vogliono, eleggono chi vogliono, stabiliscono accordi a tavolino, si scambiano i deputati. In Molise nessun esponente del centro sinistra ha fatto ricorso contro il terzo mandato consecutivo di Iorio. E' illegale, ma Bersani è rimasto in silenzio perché Errani del pdmenoelle è al suo terzo mandato consecutivo in Emilia Romagna. La legge lo proibisce, ma la spartizione dell'Italia tra governo e opposizione è al di sopra della legge. Formigoni del pdmenoelle è al quarto mandato illegale in Lombardia, ma dal centrosinistra, con l'eccezione dei radicali, neppure un fiato. La Moratti voleva l'Expo, Pisapippa anche. La Bresso voleva la Tav, Cota e Zanna Bianca Maroni pure. Il M5S si è presentato alle comunali di Bologna, ha ottenuto il 10% e il centrosinistra ha vinto al primo turno. In Molise il M5S ha avuto il 5,6% e ha vinto il centrodestra. In Veneto ha ottenuto percentuali a due cifre in molti comuni mentre la Lega è arretrata. Il M5S non va a destra o a sinistra, ma avanti. Senza contributi elettorali, anch'essi fuorilegge perché bocciati da un referendum. Senza finanziamenti per l'editoria, a cui attingono a piene mani i giornali di partito e quelli fiancheggiatori. Il prossimo anno il M5S parteciperà alle elezioni comunali in tutte le principali città, da Genova a Taranto a Palermo, oltre che in molte minori, e l'anno successivo alle politiche. Perché l'Italia è sprofondata? Perché da troppi anni non c'è un governo e neppure un'opposizione, ma, al loro posto, l'occupazione delle istituzioni dei partiti. I partiti sono morti, ma l'Italia non vuole morire con loro.Lo ha gridato contro il nucleare e per l'acqua pubblica e la sua voce è sempre più forte. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

dal blog di beppe grillo: http://www.beppegrillo.it/2011/10/comunicato_politico_numero_quarantotto/index.html

venerdì 19 agosto 2011

La memoria collettiva Lagotta


L’unica cosa solida e sicura di questo progetto sembra essere rimasto solo il grottesco; proprio la mancanza di un progetto alternativo, la cui assenza è nascosta da una penosa demagogia della concretezza che aggancia i bambini alla sicurezza, omologa una realtà di mediazione, scontri, baruffe, che portano ad un vuoto assoluto davanti a principi di potere ed interessi.
La nostra alba di domani, soprattutto in questo momento, dovrebbe essere irraggiata da una memoria collettiva supportata da un’insieme di tracce che sottolineano la nostra appartenenza sociale con il nostro passato e le nostre tradizioni, essere insieme fondamento ed espressione dell’identità del nostro paese.
Nasce spontaneo, quindi, il chiedersi: perché non ristrutturare le nostre scuole, le quali hanno attraversato la vita e le anime di quasi ognuno di noi? Dov’è il problema: forse è proprio vero che almeno l’asilo non è più ristrutturabile?
La dichiarazione apparsa sulla fiocina(N°2 luglio 2011), dove si dichiarava che l’edificio non e più ristrutturabile, acquisisce peso e rilevanza, ed impone che si abbia una perizia agli atti.
Un altro punto che ci allontana dalla memoria collettiva è non avere più il senso e l’orientamento verso il risparmio.
Nell’ Italia di oggi tutti abbiamo perso la bussola; sembra preistoria la dedizione al risparmio dei nostri padri e nonni nel dopoguerra; ricordate la Giornata del Risparmio? E i salvadanai? E il libretto per depositare i soldi per mandare i figli all'Università? Se l'Italia non è ancora fallita del tutto, lo dobbiamo ai risparmi che le famiglie sono riuscite a salvare dalle banche, dalle finanziarie, dalle aziende quotate in Borsa, in definitiva dalla speculazione di stampo liberista.
Perché allora non fare almeno un ipotesi di progetto riqualificando il vecchio? Sappiamo, anche se fatta a grandi linee, che una riqualificazione dell’esistente ci costerebbe circa la metà del denaro, non facendo tra l’altro indebitare le casse del paese stesso e certificando l’istituto scolastico ristrutturato con classe A di energia.
La rivoluzione, perché oggi così la dobbiamo chiamare, si fa con la spesa intelligente, usando risorse che si possiedono, senza andare oltre il confine del non ritorno, spendere meno e spendere giusto, se lo fai ed ottieni un risultato ottimale, ti fa sentire meglio: questa deve essere la filosofia dell’anno che verrà, avendo davanti l’onda anomala di un default globale.
Il nostro futuro deve essere contrassegnato da uno sviluppo senza consumi di risorse inutili e sperperi di suolo pubblico, va cambiato il modello di società o non ci sarà società; la riqualificazione deve essere una risorsa economica, il risparmio la nostra STELLA POLARE (termine vostro), avere ben scritto nella mente che il pianeta su cui viviamo non si rigenera continuamente, ma va preservato sempre e comunque da tutto.
Risulta facile pensare quindi che le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche acerrime della verità.”(nietzsche)
Questo mi spinge a fare una riflessione sulla decantata classe energetica che avrà il nostro nuovo polo scolastico.
Si descrive nei vostri interventi che sarà una struttura con certificazione energetica di classe A, che segue tutti i crismi di una costruzione all’avanguardia, ecc.
Come mai, avendo potuto dare un’ occhiata tra le carte ufficiali, noi cinque stelle, tra il computo metrico e la relazione termica della cattedrale scolastica nuova, ci risulta che l’istituto, a seconda degli impianti di riscaldamento che si sceglieranno in corso d’opera, potrà al massimo raggiungere certificazioni di classe B se non C ???(e parliamo del nuovo).
Come comprare un auto nuova nel 2011, con emissioni inquinanti pari ad un euro 2, quando le normative europee sono all’ euro 5 e dal 2014 euro 6.
Come mai ci sono più di € 300˙000,00 di spese in vetrate, quando sappiamo che i vetri, sono mortali per l’isolamento termico???
Qual è la motivazione di fondo che spinge la nostra giunta ad investire nell’oramai conclamato polo tra luci ed ombre, spendendo circa € 2˙300 al mq ottenendo una classe energetica B, e non considerando una riqualificazione da € 1˙000/mq in classe A, con perdita repentina di fluido vitale dal centro, decentralizzando la vita?
Allora come scritto da loro nella fiocina, se sono interessati oltre misura al bene dei nostri figli, devono esserlo, in primis, anche al bene di Lagosanto non Insabbiandolo con un debito lungo 25 anni ed un alba di default alle porte!
Si dovrebbe avere il coraggio di uscire dai propri schemi e meccanismi politici, istituendo un REFERENDUM popolare con tutte le problematiche del caso ed allineando i diversi scenari di previsioni e soluzioni, che possa scegliere la gente; invertire il senso di marcia, questa è democrazia dal basso reale. Di tutti e non dei despota.
Il referendum, per assurdo, non vi dovrebbe nemmeno spaventare o scalfire se siete dalla parte della ragione, lo spreco si, soprattutto se diventa ingestibile come oggi in Italia.
La verità quindi dove sta, sotto mt1,30 dal livello del mare quale quota prevista della futura scuola??
La trasparenza e la partecipazione sono ingredienti fondamentali per ottenere una miscela ottimale di verità, accessibile a tutti, comprensibile, intuitiva, che non lasci mai nulla al caso soppesando i tempi in cui viviamo con le esigenze che ci circondano.(as fà con quel cas gà).
Ragionare con chi si è già prefisso una cosa, ponendo al di fuori delle possibilità qualsiasi altra idea, resta un'impresa molto difficile. In fondo cosa si chiede: di verificare se sia possibile una riqualificazione dell'esistente, ma anche di capire come si risolverà la questione delle elementari e delle medie.
Il fuoco si sta accendendo in più punti attorno al palazzo.

lunedì 25 luglio 2011

Che Sfiocinata!

(In risposta all’articolo uscito su “La Fiocina Lagota”)

Cari amici vi scrivo così mi distraggo un po’ e siccome siete molto lontani più forte vi scriverò...
Perché non chiamarvi amici, in fondo pensiamo entrambi al bene comune dei nostri figli e della nostra comunità nella sua pienezza è totalità.
Dispiace quando senti che ci si deve assumere la responsabilità se ci dovessero essere intoppi nel aggiudicarsi finanziamenti pubblici tutt’altro che scontati.
Prendiamo atto che Lagosanto negli ultimi tempi ha avuto un successo incontenibile e inimmaginabile su più fronti, il tutto frutto di scelte coraggiose e all’avanguardia con i tempi, potremmo però pensare che, anche  per i più grandi uomini (o donne) politici, fare politica vuol dire improvvisare e sperare nella fortuna.
È proprio il caso di questi finanziamenti, che poi sono minimi rispetto all’ombra che fa questo macroscopico progetto scolastico, arrivano o non arrivano?
Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
Finalmente, siete riusciti a dire che il primo stralcio si farà con dei sacrifici e ne avete sottolineato i dettagli, dimenticando che 700.000€ sono per la sicurezza idraulica (http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2011/05/23/510943-provincia_redatta_lista.shtml) e non per la scuola, invece li mettiamo lì, dimenticando il fatto di spiegare come un asilo che prima era stato valutato 580.000€  all’improvviso si è rivalutato, per far quadrare il conto, a 800.000€, chi ha firmato la perizia? E i 300.000€ da prelevare dalle casse comunali=tasche nostre (piccolo particolare che il nostro sindaco ha dimenticato di menzionare nel suo articolo), dove li mettiamo?
Il quadro non è il ritratto della semplicità.
Qui non si tratta di strumentalizzare una parte di persone che si interrogano se le cose sono giuste o sbagliate, scagliando macigni di responsabilità se i soldi non arrivano, si tratta solo di vagliare più possibilità come è nella nostra filosofia, massima trasparenza.
Siamo certi che se gli sforzi convergessero nella riqualificazione non ci sarebbero finanziamenti provinciali o regionali  finalizzati allo scopo?
E siamo solo al primo pezzo, ed il secondo?
Sappiamo benissimo cosa può significare fare un mutuo di 25 anni e probabilmente andrà fatto sia per l’uno che per l’altro caso, ma dobbiamo capire e agire, perché sui nostri figli non gravi un fardello del genere, farlo sì, ma il più indolore possibile.
Perché poi non sottolineare la frase, dove noi dovremmo "essere consigliati da qualcuno dell’opposizione", oppure "ma i grillini non sono contro i Berluscones"???
Dispiace, anche in questo punto, evidenziare tante discrepanze partendo dal fatto che noi siamo i meno condizionabili di tutti, proprio perché non c’è un organismo superiore che ci fa alzare la mano o ci condiziona le scelte, noi siamo idromassaggio puro cerebrale: lo hanno dimostrato i vari risultati elettorali che ci hanno circondato.
Per quanto riguarda berlusca, probabilmente chi ci addita come antiberlusconiani o non capisce bene la storia o fa finta di non sapere.
Noi, e lo sottolineo, per chi non lo sapesse, siamo contro il PDL e PD-L, usando la stessa terminologia della rete che si eleva sopra l’informazione stantia.
Nel corso di questi pochi anni il M5S, che non è un partito, ha intrapreso un percorso guidato dai principi della chiarezza, della fiducia, della trasparenza, che ci ha permesso di crescere e di diventare una realtà sempre più solida ed affidabile.
Un’evoluzione  politica radicalmente diversa dall’attuale, che guarda verso il futuro, partendo da quel punto di forza che ci ha contraddistinti in diversi comparti, vedi Codigoro, un patrimonio di esperienze e competenze, che non sono  esperienze politiche, anzi noi consideriamo il non averle un valore aggiunto, con la garanzia che oggi come domani, il segno più tangibile della nostra identità sarà sempre rappresentato dai nostri valori.
Noi siamo contro il cannibalismo dei partiti che oggi si fa sempre più asfissiante per il comune mortale, gli sta togliendo tutti gli spazi vitali, siamo convinti non rimarranno neanche le ossa, il vento del cambiamento spira sempre più forte e non può essere imbrigliato.
Ha iniziato a soffiare dappertutto, dalla Grecia al nord Africa alla Spagna, domani  forse anche in Italia.
Siamo per la democrazia diretta, non tolleriamo l’intermediazione dei partiti, semplicemente perché non li consideriamo, sono morti, non deleghiamo il nostro futuro a dei leader di carta pesta televisivi, gente, nostri dipendenti, che si auto elegge e si ricicla solo per lucro e visibilità.
Quindi la domanda nasce spontanea: perché non vi siete impegnati democraticamente, senza fare demagogia attorno ai bambini, offrendo a tutti le due possibilità: nuovo polo o riqualificazione esistente?
Voi la forza per poter fare, come avete fatto uno studio di fattibilità (costo 120.000€), probabilmente l’avete; perché sul nuovo sì e sul vecchio niente?
Oppure affermazioni del tipo “non è più ristrutturabile”, ci sono perizie che ne accertano la valenza di queste dichiarazioni (dove sono)?? Ma vedremo.
Il punto focale è un altro; la democrazia dal basso consiste nel fare le scelte importanti coinvolgendo tutti, bianchi rossi e verdone, mostrando sia la macchina bianca che quella nera, scegliendo in base a criteri che non sono certo monolitici, ma che vanno in più direzioni, coinvolgendo come dicevamo prima, i nostalgici, i risparmiosi, gli oppositori, i razionali, i cementificazione zero, ecc.
Solo così riuscirete a distinguervi dal gruppo, ma siete anche voi come gli altri, non siete il 10% di bologna, non siete il 15% di Codigoro, siete distanti da tutto ciò, come noi lo siamo da berluscones e bersanetors.
La politica va fatta senza soldi, si deve riuscire a togliere questa droga dalle mani di burattini e faccendieri.
Nel mondo nuovo ognuno conterà uno.
Quindi non diteci che siamo pilotati, non diteci che siamo antiberluscones, noi siamo contro chi guadagna 20.000€ al mese, siamo contro i 10.000€ al mese dei consilieri regionali, siamo contro la pensione parlamentare dopo trenta mesi di legislatura che fa guadagnare 3.108€ di minima, siamo contro l’aumento di stipendio di 1.139€ dei parlamentari votata all’unanimità, contro il “rimborso” pubblico ai partiti, da noi rifiutato, siamo contro i condannati in parlamento ecc. ecc. La lista e molto lunga.
Quindi tutti voi siete compagni di merende; quando il primo di voi sarà contro questa struttura allora, solo allora, se ne potrà parlare.
“BISOGNA AVERE CON SE IL CAOS PER PARTORIRE UNA STELLA DANZANTE”.
Questo per spiegare chi siamo, torniamo alla scuola.
Uso la vostra frase: “un forte patto per il futuro, a favore dei nostri bambini che rappresentano il nostro domani”. Bella e ad effetto sicuramente.
Noi vogliamo rispondere così: tagliare gli investimenti alla scuola equivale a segare il tronco di un albero stando seduti sul ramo più alto; il futuro dell'Italia nasce nelle università, nei licei negli asili, se da li ne uscirà spazzatura il paese ne uscirà una discarica.
Zero investimenti vogliono dire zero qualità, meno aule didattiche, meno laboratori, meno collegamenti in rete, meno PC, meno insegnanti, meno ricercatori, ecc.
Adesso per dare una risposta stiamo volando troppo alti, planiamo un poco nella nostra realtà.
Le scuole si devono fare anche perché il trend demografico lo richiede, ma perché non risparmiare riqualificando l’esistente? È proprio vero che non è più ristrutturabile, chi ha fatto la perizia, si può vedere??
Non dico che potrebbe costare meno, ma almeno prendiamolo in considerazione, è non partiamo dando per scontato tutto.
Il risparmio deve essere  la nostra stella polare seguito da un consumo equilibrato del suolo naturale, non se ne può abusare come se avessimo un altro pianeta di ricambio.
Questa consuetudine è meglio che cambi.
Quindi un senso di responsabilità verso la scuola insito in noi c’è, indifferentemente da dove ci vogliate collocare, secondo un vostro organigramma ben inquadrato, i grillini, ma gradiremmo ”Lagosanto in MoVimento”, siamo per la scuola di tutti .
Chiediamo un favore, non buttateci nel calderone dell’istruzione privata, non sappiamo neanche cosa sia, sappiamo che esiste, ma non la conosciamo, l’abbiamo ripetuto anche prima, l'Italia non può avere futuro se negli anni che verranno non investirà sui suoi ragazzi, sia nelle strutture che nell’apparato gestionale, dove negli ultimi anni ci sono stati tagli da far rimanere paralizzato un atleta.
Concludiamo dicendo che tutto si può dire di noi, ma che oggi non si dica che siamo il guazzabuglio della politica, noi siamo la  new politik che avanza, siamo l’uno che conta uno, e i nostri figli contano più di ogni altra cosa possibile.

W la scuola

mercoledì 6 luglio 2011

Nulla si crea nulla si distrugge



Posso permettermi di pensare che un Comune che inizia il percorso verso Rifiuti Zero entra in un circuito internazionale di grande rilievo .
In Italia sono quasi 40 i comuni che adottano la delibera Rifiuti Zero, un numero destinato a crescere fatto di grandi e piccoli comuni che rappresentano un’altra faccia dell’Italia. Nel mondo hanno aderito città come San Francisco, Buenos Aires e Manila”.
I più affidabili esperti ci dicono che bruciare rifiuti è dannoso x i cittadini non solo del territorio che ospita gli inceneritori, poiché le polveri sottili sollevate dal vento, possono spostarsi x centinaia di km. Cos’è allora che spinge i nostri PLURINDAFFARATI politici ed amministratori, nostri dipendenti per altro a perseguire quella strada a spese della nostra salute e dell’agricoltura ????
Bruciando 3 tonnellate di spazzatura, rimane una tonnellata di cenere molto tossica, che da qualche parte andrà pure.
Le risposte sono a libera interpretazione.
Nulla si crea e nulla si distrugge. I rifiuti sono una risorsa, se da un diamante non nasce nulla dalla merda può nascere un fiore, differenziando può nascere qualunque cosa, dalle sedie, ai materiali edili, alla pavimentazione per interni e prefabbricati. VEDELAGO insegna, è la dimostrazione che lo smaltimento rifiuti può diventare gratuito con la raccolta differenziata. Se gli inceneritori producono malattie, il riciclo dei rifiuti produce occupazione. Vedelago crea un indotto di 9.200 persone. Sarebbe bello adottare questa filosofia, vederla diffondersi come la felicità.
Dobbiamo sottolineare il bisogno di chiudere e di stravolgere il nostro ciclo rifiuti, una società che funziona non alimenta più discariche e inceneritori, questo deve essere sostenuto.
Ci sono comuni che sono il fiore all’occhiello della nostra nazione, ad oggi noi siamo in grado di differenziare il 10% della nostra m…..
Un esempio x tutti i due giorni di woodstook 5 stelle  durante il raduno di Cesena.
Sono stati “prodotti” dai 140.000 circa partecipanti ”rifiuti” per una quantità pari a quella che produce nello stesso tempo una  città come Forlì: questi rifiuti sono stati però quasi interamente riciclati (91% per l’esattezza, pari a 56,64 tonnellate) grazie all’opera di 50 volontari riuscendo peraltro a portare anche una marginalità positiva di circa 2000 euro per gli organizzatori
Il nostro futuro è lo sviluppo senza consumo sfrenato, va cambiato il modello di società o non ci sarà società, il riciclo è una risorsa economica da sfruttare, non abbiamo un altro pianeta di ricambio e lo stesso non si rigenera.
Il rapporto di posti di lavoro creati dall’industria del riciclo rispetto a quella d’incenerimento-discariche è di 15 a 1. Ogni 15 posti di lavoro per il riciclo se ne crea uno solo per discariche ed inceneritori .
Chiaro a tutti che bisognerà incrementare fortemente la sensibilità al tema della raccolta differenziata, solo così nostro figlio si potrà chiamare “FUTURO”
Analizzando la nostra piccola società che ne dite se si potesse realizzare ricchezza dalla merda, creando posti di lavoro e perché no, non pagando quel peso ignobile che è la tassa dei rifiuti????
Come noi la pensano realtà come Codigoro e Comacchio e tanti dormienti attorno a noi, basterebbe trovare un sito che riguardi almeno un indotto di 20000 – 30000 unita e copiando esempi da copia ed incolla come Vedelago si potrebbe partire, è una ruota che si autoalimenta senza bisogno di avere poltronifici occulti che la regolano.
Un giorno forse troveremo la forza e l’occasione per esprimere liberamente , fuori da un meccanismo comprovato, la nostra opinione, su ogni tema locale, su ogni decisione difficile, senza essere schiacciati dal peso di un’ istituzione che ci abbraccia facendoci sentire il sapore e l’impossibilità della ribellione.
Utopia, realtà, si vedrà!!!!!

sabato 18 giugno 2011

Le analogie di Lagosanto

In questi giorni in cui troppi, quasi sempre a sproposito, parlano dei “massimi sistemi” rappresentati dai quesiti referendari, senza nulla conoscere dei problemi reali (che tali disposizioni che si intendono abrogare sottendono), forse può essere utile raccontare quanto è emerso nella riunione promossa dal costituendo Gruppo 5 Stelle di Lagosanto nella Sala della Vecchia Pescheria mercoledì 8 ultimo scorso (www.lagosantoinmovimento.it).
La sala era piena ed il tema della riunione, riguardava appunto i Referendum su cui il consigliere Regionale Giovanna Favia del Gruppo 5 Stelle, ha relazionato con la consueta passione civica e lucidità intellettuale.
Nella realtà tutti si attendevano che fra le “varie ed eventuali” che sono  di solito, previste al termine di ogni riunione, venisse però affrontato da qualcuno il tema che stava a cuore a tutti quello dell’ indebitamente prossimo venturo della intera collettività per i prossimi 25 anni, sostanzialmente per risolvere il problema di fatturato di un operatore commerciale della Grande Distribuzione ( come è stato affermato in riunione) che aveva sbagliato la propria localizzazione andandosi a collocare molto fuori dal centro del paese (nella strada di collegamento con l’Ospedale del Delta), ma vicino al Delta Hotel, struttura che nel frattempo aveva chiuso!
Ma, andiamo con ordine:il Comune si è trovato nella necessità di affrontare la riorganizzazione del Polo Scolastico e la sua ristrutturazione anche edilizia, visto che lo stesso è ancora oggi, ospitato in edifici costruiti prima dell’ultimo conflitto mondiale quindi con ovvi problemi di vetustà.
Come è accaduto a Ferrara al vecchio Arcispedale Sant’Anna (prima similitudine)
chiunque avrebbe colto tale opportunità (con i relativi finanziamenti pubblici ammontanti a 1.400.000,00 € per migliorare  la vivibilità di quella parte di centro “storico” di Ferrara, Pardon, di Lagosanto) ristrutturando gli edifici esistenti e dotandoli di spazi e di servizi adeguati, in modo che tali nuovi assetti potesse essere, in orari diversi, utilizzati anche da altre fasce d’età della popolazione ivi residente.
Considerazione di massima valida in entrambe le situazioni; e qui sta la seconda similitudine.
Invece, ammaestrati dall’esempio di Cona gli amministratori di Lagosanto, cosa hanno progettato? (si fa per dire) Di costringere i residenti che debbono obbligatoriamente (vista l’età) accompagnare i figli piccoli alla scuola materna e all’ asilo a prender l’auto e ad portarsi vicino al super mercato esistente, così da indurli a fare acquisti in quell’esercizio commerciale, penalizzando così ulteriormente i piccoli negozianti che sopravvivono nel Centro del paese: il ché come a Ferrara porterà alla sua progressiva, ma ineluttabile desertificazione.
Terza similitudine. Il nuovo edificio ad un piano ( di circa 2000 Mq.) il quale conterrà, quando verrà ultimato (se verrà ultimato) solo gli spazi per scuola materna ed asilo e non potrà mai risolvere contemporaneamente anche i problemi posti dalla vetustà delle altre rimanenti classi (altra analogia con Cona) anche perché solo questo nuovo edificio, di previsione , finirà per costare € 3.900.000,00 debito per far fronte al quale il Comune dovrà accendere un mutuo di ben altri €1.400.000,00 con una rata annua di € 100.000,00, che per Lagosanto non credo sia poco!
Avendo potuto visionare (oltre al computo metrico) solo la planimetria del nuovo polo scolastico localizzato in mezzo alla campagna in un terreno alluvionale di un metro sotto il livello stradale, mi sono fatto la convinzione che si tratti di un tentativo, fino ad ora, ben riuscito di replicare in piccolo tutto quanto è “successo” all’Ospedale di Cona che a Ferrara tutti conosciamo molto bene.
Conclusione: ogni comportamento che vada contro gli interessi dei cittadini di una comunità (come è avvenuto a Ferrara per Cona), ha come ulteriore danno quello di  suscitare per emulazione analoghi comportamenti, visto che poi nessuno alla fine nessuno risulta essere responsabile e quindi “pagare” per tali errori,come sarebbe invece auspicabile.
Lanfranco Viola

martedì 14 giugno 2011

Quorum raggiunto: i cittadini vogliono partecipare!

La massiccia partecipazione al referendum è una splendida notizia per la nostra regione e per tutta l'Italia, la gente dell'Emilia-Romagna si conferma entusiasta partecipante alla vita politica del Paese!
È una bella sensazione, rafforzata dalla convinzione che in tutti e quattro i quesiti la maggioranza sarà per il SI. Abbiamo ottimi motivi per festeggiare, sia come italiani che come movimento politico: nessuno può negare che il Movimento 5 Stelle abbia dato un forte contributo nel recuperare alla politica molti astensionisti, anche cronici. E nel raccogliere centinaia di firme per arrivare alla proposta dei quesiti referendari. È l'ennesima dimostrazione che la politica, se fatta sui problemi della gente, senza i soldi e i trucchi dei politicanti, ai cittadini piace ancora tanto.

giovedì 9 giugno 2011

BATTESIMO FORTUNATO PER LAGOSANTO A CINQUE STELLE

Se il buongiorno si vede dal mattino, questa è l'alba di domani.
08/06/2011 alle 21 a Lagosanto si è tenuta, come da programma, una serata a dibattito sulle tematiche dei referendum e sul problema che dorme dentro al cuore di ogni laghese, cioè il decentramento e quindi la chiusura delle vecchie scuole a favore di un nuovo polo scolastico.
La serata probabilmente ha sancito, dalla polveri di un'ormai stanca e becera politica, la nascita nella realtà laghese di un nuovo movimento.
E' stata l'alba di lagosantoinmovimento, un gruppo di giovani, legati da un filo conduttore, di diversa cultura politica, ma orientati tutti dal fatto che ormai la new politk si fa con un passo post ideologico, l'ideologia come la politica attuale diventa una cosa pesante e decrepita.
La politica si fa divertendosi e facendo divertire, non ci devono essere secondi fini, deve essere proiettata la verità ed in base a quella scegliere insieme le decisione che coinvolgono anche le generazioni venture.
Come sta avvenendo per il polo scolastico appunto a Lagosanto, adesso che il quadro è quasi tratto, perchè non informare DI-nuovo la gente e richiedergli se è disposta a subire un indebitamento, solo x il primo stralcio di progetto, x almeno 25 anni'??????., perdendo così forse gli unici palazzi che hanno dato prestigio, bucando il tempo e graffiando le nostre anime, con bellissimi ricordi????.
Perchè fare della retorica del risparmio, quindi costruire, una cosa che si ha già, deturpando comunque un'altra fetta di territorio?
La cementificazione non deve essere nel nostro DNA ma solo se estremamente necessaria.
quindi saremo trasparenza!!!!!
Ringraziamo  tutti coloro che alla serata di ieri, vi hanno partecipato numerosi ed hanno tenuto il battesimo di un gruppetto di ragazzi chiamati ad un impegno impervio e difficilissimo, LAGOSANTOINMOVIMENTO.
Ringraziamo vivamente chi ci ha sostenuti, sia fisicamente che psicologicamente, cioè tutto il movimento, progetto x ferrara, il quale x la serata stessa è riuscito a regalare a tutti una splendida persona, un relatore, pulito e trasparente, preparato ed intellettualmente muscoloso quanto pochi, ...........Giovanni Favia consigliere regionale 5 stelle.
Si mormorava che la serata dell'8 giugno resterà nella memoria della città. 
Era la sera dei miracoli fate attenzione qualcuno nei vicoli di lago ha guardato verso il futuro..

Grazie a tutti

martedì 31 maggio 2011

Referendum 12 e 13 Giugno 2011

Quanti parenti, amici, colleghi avete? Informateli sui referendum. Spiegategli che devono votare quattro si per la democrazia, per i loro figli. Per seppellire PER SEMPRE il nucleare, per l'acqua pubblica, per cancellare il legittimo impedimento. I partiti faranno di tutto per farli fallire. Ognuno deve fare la sua parte.

mercoledì 25 maggio 2011

Polo scolastico

Egr; direttore,chiedo gentilmente spazio nella sua seguitissima rubrica per evidenziare un fatto che stà avendo luogo a Lagosanto nell'indifferenza totale.
Due anni orsono,l'attuale sindaco di Lagosanto fece del polo scolastico il suo cavallo di battaglia nella campagna elettorale ,ma si sà come si usa in questi casi le si sparano sempre più grosse pur di fare senzazione e colpire l'elettorato,ora devo dare atto al sindaco di essere stata di parola,allora dove stà il probblema?Stà nel fatto che voci di corridoio riportano cifre e modalità alquanto inconsueti,io penso che pochi Laghesi sanno che non ci sono i fondi necessari per l'opera,che per il primo stralcio ,un terzo dell'opera costerà tre milioni e novecentomila euro,sappiamo che Provincia e Regione finanzieranno in minima parte,che sono stati spesi oltre 100 mila euro dati all'università di Ferrara,per un progetto di fattibilità,mentre non è stato speso un solo euro per un progetto delle scuole esistenti,perchè?
In paese se ne parla sottovoce sopratutto i sostenitori di questa amministrazione,proprio perchè non sono tutti d'accordo che vi sia l'esigenza di questo polo scolastico ,sembra più un'opera faraonica atta ad elogiare sè stessa,che creerà un grande disagio economico al comune,dove tutti saremo chiamati a studiarci una nuova tassa per i prossimi 25 anni
sono amareggiato sopratutto nel constatare che nessuno tranne la minoranza,ha il coraggio ed il senso civico di chiedere uno stop di riflessione a questo insano progetto.
Nessuno si è chiesto dove troveranno i fondi,forse vendendo l'asilo ,magari costringendo le imprese che concorrono all'appalto a sborsare cifre astronomiche ,poi si venderà via Venturini per fare altri appartamenti,le scuole elementari un'opera del primo novecento un vanto per Lagosanto.l'asilo dove gran parte dei Laghesi hà trascorso la prima infanzia perchè distruggere luoghi cari a tutti gli abitanti,ma ancor più perche nessuno si sente in dovere di dire il proprio dissenso,in nome di quale ideologia politica dobbiamo accettare.
Sono convinto che vi siano persone contrarie ma anche a favore di questa amministrazione che non sono convinte della bontà dell'opera,allora parlate abbiate il coraggio di dire cosa pensate ,rompete questo stato di omerta politica e difendete il vostro territorio e i vostri ricordi .Ciribolla Filippo