mercoledì 16 novembre 2011

L'anno che verrà

lagosantoinmovimento chiama simpatizzanti, rispondete simpatizzanti.
volevamo portare alla vostra attenzione,  un articolo articolo uscito sul carlino in data 12/11, naturalmente subito seguito da risposta colorita il 14/11.
lo stesso è stato pubblicato, nella sua interezza, anche su http://www.estense.com/?p=179061 ed anche li è stato commentato in maniera pittoresca.

 
Buongiorno a tutti, sono un simpatizzante del gruppo che sta emergendo a Lagosanto, movimento 5 stelle per chi non lo conoscesse, ma soprattutto sono un papà di due creature che frequentano la nostra sgretolata scuola.
Sgretolata è un termine che sta ad evidenziare, non tanto la struttura materiale in essere, ma tende a colpire lo spirito che ad oggi purtroppo rasenta essere sempre più liquefatto e rarefatto, creando discrepanze verso l’interno della struttura stessa, cioè il dentro.
L’altro giorno tanto per raccontarvela sono stato all’assemblea per eleggere i rappresentanti di classe di mio figlio, parliamo scusate di scuole elementari.
Naturalmente oltre ad eleggere i rappresentanti si è parlato di progetti che investiranno la classe, quali gite e percorsi in genere, tutti finalizzati al raggiungimento formativo dei ragazzi..
Sono rimasto basito quando le maestre, hanno purtroppo descritto una situazione di totale disagio, causa una mancanza di fondi minimi indispensabili, per poter gestire il percorso scolastico con conseguente rischio effettivo di far saltare tutti i progetti.
Non a caso il senso civico di buona parte dei genitori, se non tutti, si è sentito coinvolto e il minimo comun denominatore che ne è saltato fuori è che al bisogno potrebbero considerare l’ipotesi di fare una colletta tra tutta la scuola.
Ma la domanda che ha preso slancio dal mio cuore e mi si è inalberata fino al cervello è: come può pensare Lagosanto di costruire una scuola nuova, che solo al primo stralcio (nido e materna), costerà 3.900.000 euro indebitando il paese per venticinque anni con una rata di circa 100.000 euro l’anno? Ed il secondo stralcio (elementari e medie) a quando?
Tutto ciò, come hanno fatto tanti genitori, porta solo ad una riflessione: come potranno fare scuola le maestre se una volta avventurati in quell’impresa titanica ci saranno, come si suppone, sempre meno fondi? Avranno i soldi almeno per i gessi?
Concludo dicendo che non ci sono vie di mezzo, chi vuole trova una strada, altrimenti si trova una scusa. Sarebbe troppo facile difendersi, a fatto compiuto, dietro lo scempio iniziato dal governo.
La giunta dovrebbe lavorare in controtendenza, contro lo sgretolamento del dentro delle istituzioni, che sono circa il 70% dei costi attuali di gestione, a nessuno importa l’estetica di facciata se poi non ci sono i gessi per far lezione o i pulmini per fare una gita.
Come sarà L’ANNO CHE VERRA’ quando imboccheremo quell’imbuto di danaro con la d maiuscola, come reagiranno i laghesi con quel fardello di debiti sulle spalle, come si riuscirà a fare scuola in maniera normale se ora si sta raschiando il barile?
Non si può pensare, che un nucleo famigliare (Lagosanto), che non ha soldi, possa sedersi a tavola, parlando di comprare scarpe e vestiti firmati, e nello stesso tempo aprire il frigo e vederlo vuoto.
I nostri avi oggi facciano scuola, portando l’insegnamento dell’ utilizzare al meglio quel che si ha ottimizzandolo e facendolo pesare il meno possibile alla collettività.
Un papà

 di seguito la risposta che non si è fatta attendere:


7 commenti:

  1. credo che gli orizzonti della politica attuale abbiano i giorni contati, sarà, e lo spero con tutto il cuore che ci sia in prospettiva sempre più una politica partecipata sempre più democraticamente dal basso, e non soffocata da lobbi o cricche.
    comunque è solo questione di tempo, io passero in questa tempesta di tentennamenti, ma il futuro è già scritto.
    ben venga che qualcuno faccia delle fotografie alla realtà come questa.

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  2. direi che siete rimasti fuori dalla realtà, rimarrete schiacciati dai vostri stessi mezzi.
    paladini di non so che.....

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  3. Caro anonimo, forse, come dici tu, constatando che non ci sono le risorse, vuoi per qualsiasi motivo tu voglia addurre, siamo "rimasti" fuori dalla realtà... Ma di quali mezzi parli, vuoi essere più chiaro? Quali sono questi mezzi che ci schiacceranno, ma soprattutto, perché dovremmo rimanerne schiacciati? Ancora ti sfugge un concetto: quello di "Democrazia". Semplicemente, qui, si mette in discussione una cosa, e trovando un muro di silenzio in proposito, si alimenta null'altro che la voglia di capire. Evidentemente, se ci vedi come "paladini", sei proprio tu a doverci dire di che cosa. Aspetto una risposta esauriente.

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  4. Direi che cerchiamo di uscire dalla realtà, da questa realtà che sta cercando di schiacciarci, dalle lobby, dalle banche, dal malaffare, dal consumare il nostro pianeta, dal concepire il progresso come incremento del PIL, dal farci pilotare da un gruppo di ladri inetti: cerchiamo di costruire il nostro futuro con le nostre forze e con l'aiuto di tutti, noi vogliamo scegliere il nostro futuro!

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  5. uscire dalla metodologia applicata dell'old politik che morde le menti avendo come alleato una consuetudine sorda e cieca e come capire, sentire o vedere un'immagine nascosta dietro agli oggetti, dietro le realtà apparenti che ti fa respirare e sperare.
    auguriamoci non si guasti mai.
    parola d'ordine: aprire gli occhi(e le menti)

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  6. Sono l'Arch.Lanfranco Viola e già più volte ho segnalato,avendo visto i progetti,come questa scuola sia un tentativo in sedicesimo di ripetere quanto è accaduto a CONA.Cioè si tratta di un ultimo CONA-tino.Spero che qualcuno mi faccia sapere quando ci sarà l'incontro con la cittadinanza; sarà divertente intervenire.

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  7. Ciao Lanfranco. Sarà per noi un dovere ed un piacere averti, semmai avremo l'opportunità di indire un incontro di discussione del progetto, come esperto a sostegno di una soluzione che sia altra dal costruire ex novo un "polo scolastico" che già ancor prima di essere realizzato denuncia la sua deficienza sia dal punto di vista energetico che da quello strutturale e dell'ubicazione.

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