lunedì 25 luglio 2011

Che Sfiocinata!

(In risposta all’articolo uscito su “La Fiocina Lagota”)

Cari amici vi scrivo così mi distraggo un po’ e siccome siete molto lontani più forte vi scriverò...
Perché non chiamarvi amici, in fondo pensiamo entrambi al bene comune dei nostri figli e della nostra comunità nella sua pienezza è totalità.
Dispiace quando senti che ci si deve assumere la responsabilità se ci dovessero essere intoppi nel aggiudicarsi finanziamenti pubblici tutt’altro che scontati.
Prendiamo atto che Lagosanto negli ultimi tempi ha avuto un successo incontenibile e inimmaginabile su più fronti, il tutto frutto di scelte coraggiose e all’avanguardia con i tempi, potremmo però pensare che, anche  per i più grandi uomini (o donne) politici, fare politica vuol dire improvvisare e sperare nella fortuna.
È proprio il caso di questi finanziamenti, che poi sono minimi rispetto all’ombra che fa questo macroscopico progetto scolastico, arrivano o non arrivano?
Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
Finalmente, siete riusciti a dire che il primo stralcio si farà con dei sacrifici e ne avete sottolineato i dettagli, dimenticando che 700.000€ sono per la sicurezza idraulica (http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2011/05/23/510943-provincia_redatta_lista.shtml) e non per la scuola, invece li mettiamo lì, dimenticando il fatto di spiegare come un asilo che prima era stato valutato 580.000€  all’improvviso si è rivalutato, per far quadrare il conto, a 800.000€, chi ha firmato la perizia? E i 300.000€ da prelevare dalle casse comunali=tasche nostre (piccolo particolare che il nostro sindaco ha dimenticato di menzionare nel suo articolo), dove li mettiamo?
Il quadro non è il ritratto della semplicità.
Qui non si tratta di strumentalizzare una parte di persone che si interrogano se le cose sono giuste o sbagliate, scagliando macigni di responsabilità se i soldi non arrivano, si tratta solo di vagliare più possibilità come è nella nostra filosofia, massima trasparenza.
Siamo certi che se gli sforzi convergessero nella riqualificazione non ci sarebbero finanziamenti provinciali o regionali  finalizzati allo scopo?
E siamo solo al primo pezzo, ed il secondo?
Sappiamo benissimo cosa può significare fare un mutuo di 25 anni e probabilmente andrà fatto sia per l’uno che per l’altro caso, ma dobbiamo capire e agire, perché sui nostri figli non gravi un fardello del genere, farlo sì, ma il più indolore possibile.
Perché poi non sottolineare la frase, dove noi dovremmo "essere consigliati da qualcuno dell’opposizione", oppure "ma i grillini non sono contro i Berluscones"???
Dispiace, anche in questo punto, evidenziare tante discrepanze partendo dal fatto che noi siamo i meno condizionabili di tutti, proprio perché non c’è un organismo superiore che ci fa alzare la mano o ci condiziona le scelte, noi siamo idromassaggio puro cerebrale: lo hanno dimostrato i vari risultati elettorali che ci hanno circondato.
Per quanto riguarda berlusca, probabilmente chi ci addita come antiberlusconiani o non capisce bene la storia o fa finta di non sapere.
Noi, e lo sottolineo, per chi non lo sapesse, siamo contro il PDL e PD-L, usando la stessa terminologia della rete che si eleva sopra l’informazione stantia.
Nel corso di questi pochi anni il M5S, che non è un partito, ha intrapreso un percorso guidato dai principi della chiarezza, della fiducia, della trasparenza, che ci ha permesso di crescere e di diventare una realtà sempre più solida ed affidabile.
Un’evoluzione  politica radicalmente diversa dall’attuale, che guarda verso il futuro, partendo da quel punto di forza che ci ha contraddistinti in diversi comparti, vedi Codigoro, un patrimonio di esperienze e competenze, che non sono  esperienze politiche, anzi noi consideriamo il non averle un valore aggiunto, con la garanzia che oggi come domani, il segno più tangibile della nostra identità sarà sempre rappresentato dai nostri valori.
Noi siamo contro il cannibalismo dei partiti che oggi si fa sempre più asfissiante per il comune mortale, gli sta togliendo tutti gli spazi vitali, siamo convinti non rimarranno neanche le ossa, il vento del cambiamento spira sempre più forte e non può essere imbrigliato.
Ha iniziato a soffiare dappertutto, dalla Grecia al nord Africa alla Spagna, domani  forse anche in Italia.
Siamo per la democrazia diretta, non tolleriamo l’intermediazione dei partiti, semplicemente perché non li consideriamo, sono morti, non deleghiamo il nostro futuro a dei leader di carta pesta televisivi, gente, nostri dipendenti, che si auto elegge e si ricicla solo per lucro e visibilità.
Quindi la domanda nasce spontanea: perché non vi siete impegnati democraticamente, senza fare demagogia attorno ai bambini, offrendo a tutti le due possibilità: nuovo polo o riqualificazione esistente?
Voi la forza per poter fare, come avete fatto uno studio di fattibilità (costo 120.000€), probabilmente l’avete; perché sul nuovo sì e sul vecchio niente?
Oppure affermazioni del tipo “non è più ristrutturabile”, ci sono perizie che ne accertano la valenza di queste dichiarazioni (dove sono)?? Ma vedremo.
Il punto focale è un altro; la democrazia dal basso consiste nel fare le scelte importanti coinvolgendo tutti, bianchi rossi e verdone, mostrando sia la macchina bianca che quella nera, scegliendo in base a criteri che non sono certo monolitici, ma che vanno in più direzioni, coinvolgendo come dicevamo prima, i nostalgici, i risparmiosi, gli oppositori, i razionali, i cementificazione zero, ecc.
Solo così riuscirete a distinguervi dal gruppo, ma siete anche voi come gli altri, non siete il 10% di bologna, non siete il 15% di Codigoro, siete distanti da tutto ciò, come noi lo siamo da berluscones e bersanetors.
La politica va fatta senza soldi, si deve riuscire a togliere questa droga dalle mani di burattini e faccendieri.
Nel mondo nuovo ognuno conterà uno.
Quindi non diteci che siamo pilotati, non diteci che siamo antiberluscones, noi siamo contro chi guadagna 20.000€ al mese, siamo contro i 10.000€ al mese dei consilieri regionali, siamo contro la pensione parlamentare dopo trenta mesi di legislatura che fa guadagnare 3.108€ di minima, siamo contro l’aumento di stipendio di 1.139€ dei parlamentari votata all’unanimità, contro il “rimborso” pubblico ai partiti, da noi rifiutato, siamo contro i condannati in parlamento ecc. ecc. La lista e molto lunga.
Quindi tutti voi siete compagni di merende; quando il primo di voi sarà contro questa struttura allora, solo allora, se ne potrà parlare.
“BISOGNA AVERE CON SE IL CAOS PER PARTORIRE UNA STELLA DANZANTE”.
Questo per spiegare chi siamo, torniamo alla scuola.
Uso la vostra frase: “un forte patto per il futuro, a favore dei nostri bambini che rappresentano il nostro domani”. Bella e ad effetto sicuramente.
Noi vogliamo rispondere così: tagliare gli investimenti alla scuola equivale a segare il tronco di un albero stando seduti sul ramo più alto; il futuro dell'Italia nasce nelle università, nei licei negli asili, se da li ne uscirà spazzatura il paese ne uscirà una discarica.
Zero investimenti vogliono dire zero qualità, meno aule didattiche, meno laboratori, meno collegamenti in rete, meno PC, meno insegnanti, meno ricercatori, ecc.
Adesso per dare una risposta stiamo volando troppo alti, planiamo un poco nella nostra realtà.
Le scuole si devono fare anche perché il trend demografico lo richiede, ma perché non risparmiare riqualificando l’esistente? È proprio vero che non è più ristrutturabile, chi ha fatto la perizia, si può vedere??
Non dico che potrebbe costare meno, ma almeno prendiamolo in considerazione, è non partiamo dando per scontato tutto.
Il risparmio deve essere  la nostra stella polare seguito da un consumo equilibrato del suolo naturale, non se ne può abusare come se avessimo un altro pianeta di ricambio.
Questa consuetudine è meglio che cambi.
Quindi un senso di responsabilità verso la scuola insito in noi c’è, indifferentemente da dove ci vogliate collocare, secondo un vostro organigramma ben inquadrato, i grillini, ma gradiremmo ”Lagosanto in MoVimento”, siamo per la scuola di tutti .
Chiediamo un favore, non buttateci nel calderone dell’istruzione privata, non sappiamo neanche cosa sia, sappiamo che esiste, ma non la conosciamo, l’abbiamo ripetuto anche prima, l'Italia non può avere futuro se negli anni che verranno non investirà sui suoi ragazzi, sia nelle strutture che nell’apparato gestionale, dove negli ultimi anni ci sono stati tagli da far rimanere paralizzato un atleta.
Concludiamo dicendo che tutto si può dire di noi, ma che oggi non si dica che siamo il guazzabuglio della politica, noi siamo la  new politik che avanza, siamo l’uno che conta uno, e i nostri figli contano più di ogni altra cosa possibile.

W la scuola

mercoledì 6 luglio 2011

Nulla si crea nulla si distrugge



Posso permettermi di pensare che un Comune che inizia il percorso verso Rifiuti Zero entra in un circuito internazionale di grande rilievo .
In Italia sono quasi 40 i comuni che adottano la delibera Rifiuti Zero, un numero destinato a crescere fatto di grandi e piccoli comuni che rappresentano un’altra faccia dell’Italia. Nel mondo hanno aderito città come San Francisco, Buenos Aires e Manila”.
I più affidabili esperti ci dicono che bruciare rifiuti è dannoso x i cittadini non solo del territorio che ospita gli inceneritori, poiché le polveri sottili sollevate dal vento, possono spostarsi x centinaia di km. Cos’è allora che spinge i nostri PLURINDAFFARATI politici ed amministratori, nostri dipendenti per altro a perseguire quella strada a spese della nostra salute e dell’agricoltura ????
Bruciando 3 tonnellate di spazzatura, rimane una tonnellata di cenere molto tossica, che da qualche parte andrà pure.
Le risposte sono a libera interpretazione.
Nulla si crea e nulla si distrugge. I rifiuti sono una risorsa, se da un diamante non nasce nulla dalla merda può nascere un fiore, differenziando può nascere qualunque cosa, dalle sedie, ai materiali edili, alla pavimentazione per interni e prefabbricati. VEDELAGO insegna, è la dimostrazione che lo smaltimento rifiuti può diventare gratuito con la raccolta differenziata. Se gli inceneritori producono malattie, il riciclo dei rifiuti produce occupazione. Vedelago crea un indotto di 9.200 persone. Sarebbe bello adottare questa filosofia, vederla diffondersi come la felicità.
Dobbiamo sottolineare il bisogno di chiudere e di stravolgere il nostro ciclo rifiuti, una società che funziona non alimenta più discariche e inceneritori, questo deve essere sostenuto.
Ci sono comuni che sono il fiore all’occhiello della nostra nazione, ad oggi noi siamo in grado di differenziare il 10% della nostra m…..
Un esempio x tutti i due giorni di woodstook 5 stelle  durante il raduno di Cesena.
Sono stati “prodotti” dai 140.000 circa partecipanti ”rifiuti” per una quantità pari a quella che produce nello stesso tempo una  città come Forlì: questi rifiuti sono stati però quasi interamente riciclati (91% per l’esattezza, pari a 56,64 tonnellate) grazie all’opera di 50 volontari riuscendo peraltro a portare anche una marginalità positiva di circa 2000 euro per gli organizzatori
Il nostro futuro è lo sviluppo senza consumo sfrenato, va cambiato il modello di società o non ci sarà società, il riciclo è una risorsa economica da sfruttare, non abbiamo un altro pianeta di ricambio e lo stesso non si rigenera.
Il rapporto di posti di lavoro creati dall’industria del riciclo rispetto a quella d’incenerimento-discariche è di 15 a 1. Ogni 15 posti di lavoro per il riciclo se ne crea uno solo per discariche ed inceneritori .
Chiaro a tutti che bisognerà incrementare fortemente la sensibilità al tema della raccolta differenziata, solo così nostro figlio si potrà chiamare “FUTURO”
Analizzando la nostra piccola società che ne dite se si potesse realizzare ricchezza dalla merda, creando posti di lavoro e perché no, non pagando quel peso ignobile che è la tassa dei rifiuti????
Come noi la pensano realtà come Codigoro e Comacchio e tanti dormienti attorno a noi, basterebbe trovare un sito che riguardi almeno un indotto di 20000 – 30000 unita e copiando esempi da copia ed incolla come Vedelago si potrebbe partire, è una ruota che si autoalimenta senza bisogno di avere poltronifici occulti che la regolano.
Un giorno forse troveremo la forza e l’occasione per esprimere liberamente , fuori da un meccanismo comprovato, la nostra opinione, su ogni tema locale, su ogni decisione difficile, senza essere schiacciati dal peso di un’ istituzione che ci abbraccia facendoci sentire il sapore e l’impossibilità della ribellione.
Utopia, realtà, si vedrà!!!!!