mercoledì 6 luglio 2011

Nulla si crea nulla si distrugge



Posso permettermi di pensare che un Comune che inizia il percorso verso Rifiuti Zero entra in un circuito internazionale di grande rilievo .
In Italia sono quasi 40 i comuni che adottano la delibera Rifiuti Zero, un numero destinato a crescere fatto di grandi e piccoli comuni che rappresentano un’altra faccia dell’Italia. Nel mondo hanno aderito città come San Francisco, Buenos Aires e Manila”.
I più affidabili esperti ci dicono che bruciare rifiuti è dannoso x i cittadini non solo del territorio che ospita gli inceneritori, poiché le polveri sottili sollevate dal vento, possono spostarsi x centinaia di km. Cos’è allora che spinge i nostri PLURINDAFFARATI politici ed amministratori, nostri dipendenti per altro a perseguire quella strada a spese della nostra salute e dell’agricoltura ????
Bruciando 3 tonnellate di spazzatura, rimane una tonnellata di cenere molto tossica, che da qualche parte andrà pure.
Le risposte sono a libera interpretazione.
Nulla si crea e nulla si distrugge. I rifiuti sono una risorsa, se da un diamante non nasce nulla dalla merda può nascere un fiore, differenziando può nascere qualunque cosa, dalle sedie, ai materiali edili, alla pavimentazione per interni e prefabbricati. VEDELAGO insegna, è la dimostrazione che lo smaltimento rifiuti può diventare gratuito con la raccolta differenziata. Se gli inceneritori producono malattie, il riciclo dei rifiuti produce occupazione. Vedelago crea un indotto di 9.200 persone. Sarebbe bello adottare questa filosofia, vederla diffondersi come la felicità.
Dobbiamo sottolineare il bisogno di chiudere e di stravolgere il nostro ciclo rifiuti, una società che funziona non alimenta più discariche e inceneritori, questo deve essere sostenuto.
Ci sono comuni che sono il fiore all’occhiello della nostra nazione, ad oggi noi siamo in grado di differenziare il 10% della nostra m…..
Un esempio x tutti i due giorni di woodstook 5 stelle  durante il raduno di Cesena.
Sono stati “prodotti” dai 140.000 circa partecipanti ”rifiuti” per una quantità pari a quella che produce nello stesso tempo una  città come Forlì: questi rifiuti sono stati però quasi interamente riciclati (91% per l’esattezza, pari a 56,64 tonnellate) grazie all’opera di 50 volontari riuscendo peraltro a portare anche una marginalità positiva di circa 2000 euro per gli organizzatori
Il nostro futuro è lo sviluppo senza consumo sfrenato, va cambiato il modello di società o non ci sarà società, il riciclo è una risorsa economica da sfruttare, non abbiamo un altro pianeta di ricambio e lo stesso non si rigenera.
Il rapporto di posti di lavoro creati dall’industria del riciclo rispetto a quella d’incenerimento-discariche è di 15 a 1. Ogni 15 posti di lavoro per il riciclo se ne crea uno solo per discariche ed inceneritori .
Chiaro a tutti che bisognerà incrementare fortemente la sensibilità al tema della raccolta differenziata, solo così nostro figlio si potrà chiamare “FUTURO”
Analizzando la nostra piccola società che ne dite se si potesse realizzare ricchezza dalla merda, creando posti di lavoro e perché no, non pagando quel peso ignobile che è la tassa dei rifiuti????
Come noi la pensano realtà come Codigoro e Comacchio e tanti dormienti attorno a noi, basterebbe trovare un sito che riguardi almeno un indotto di 20000 – 30000 unita e copiando esempi da copia ed incolla come Vedelago si potrebbe partire, è una ruota che si autoalimenta senza bisogno di avere poltronifici occulti che la regolano.
Un giorno forse troveremo la forza e l’occasione per esprimere liberamente , fuori da un meccanismo comprovato, la nostra opinione, su ogni tema locale, su ogni decisione difficile, senza essere schiacciati dal peso di un’ istituzione che ci abbraccia facendoci sentire il sapore e l’impossibilità della ribellione.
Utopia, realtà, si vedrà!!!!!

6 commenti:

  1. Senza un sogno o, se preferisci, un obbiettivo, difficilmente si arriverà a combinare qualcosa, che nel nostro caso è il cambiamento del modo di fare politica. I mezzi ci sono, ma sono resi inaccessibili dalla vecchia politica: a noi sta il gravoso compito nello scardinare le porte chiuse che essa ci riserva. Dall'utopia nasce il cambiamento. Utopia non significa necessariamente "impossibile", ma sicuramente significa un lavoro enorme e faticoso, nel quale dovremo riporre ogni nostra energia; caparbiamente non dovremo farci intimidire dalle sconfitte rappresentate dai risultati non raggiunti, o dalle parole al vento nostre, o dagli insulti a noi, più o meno velati, degli altri.
    Una cosa è certa: la politica, così come è ora, ci sta facendo precipitare in un baratro di disperazione individuale e sociale. Cosa abbiamo da perdere dunque?
    Mi piace la filosofia di questo post, e la sua energia: Positiva!

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  2. ma sai che palle a fare la differenziata, già non ho spazio e tempo da dedicare a me stesso, a me sta bene così purchè la facciano bene e non come a napoli

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  3. rispondo all'anonimo, se tutti la pensassero come te, cosa rimarrebbe al nostro prossimo,sono daccordo con quanto scritto nel post, noi abbiamo un'occasione unica, difficile si, ma che ci farebbe fare un salto di qualità, daltronde un'rivoluzionario come gandhi disse:tu devi essere il cambiamento che vuoi vedere nel mondo

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  4. Perchè avete creato un sistema così complicato per lasciare commenti?Dovreste facilitare la comunicazione tra icittadini e voi, invece avete fatto il contrario.

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  5. In questo caso, caro Architetto, non riesco a capire quale sia il problema riscontrato, in quanto, personalmente, non ho problemi o difficoltà di sorta nel lasciare commenti. Penso che, con un chiarimento, l'amministrazione del sito potrà senz'altro intervenire.

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  6. ahahahaha io sarei lo stronzo, quello che guarda troppo la televisione, be qualche volta lo sono stato, l'importante e aver in mano la situazione , non ti preoccupare, di tempo x cambiare c'è ne.
    lucio dalla.
    l'alba di domani comunque c'è

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