Sgorga
spontanea dal pozzo dei pensieri di qualsiasi attivista, che ha consegnato al
movimento sudore, tempo e fatica, la domanda nel dove si andrà a posizionare
questo sogno politico nel prossimo futuro.
La
metamorfosi naturale di una struttura, considerata da tutti una pianta sana,
che si sta evolvendo in qualcosa di inconfutabilmente attaccabile.
Il
modus operandi che sta tracciando il percorso di questa splendida creatura,
sembra non consono con le aspettative generali di tutti, pur
difendendone il programma in maniera inequivocabile.
Queste
sollecitazioni che arrivano direttamente dal nucleo o “capo politico”
modificano l’equilibrio labile di uno stato d’animo in costruzione, come una
patologia da stress su di una persona.
Da
qui si innesca il sentimento della paura, mescolata con l’ira ed accompagnata
dalla sofferenza, di ognuno di noi, che vede questa pianta soffrire
terribilmente e nello stesso tempo rattristarsi nel vedere questo sogno
traballare per cose o problemi, troppo piccoli per non essere riordinati ed
aggiustati durante il cammino.
Non
si può tenere sempre una comunicazione unidirezionale e rafforzare il feedback
sempre più con elementi compiacenti, su qualsiasi decisione presa,senza
possibilità di contraddittorio.
È disarmante
vedere l’isolamento di elementi inseriti nel tessuto M5S per aver peccato di un
non peccato, di essersi domandati quale status quo stia pervenendo come
orologio biologico nel prossimo futuro a differenza degli scivoloni attuali dei
nostri politici, che sono ingiustificabili.
Si rimane
basiti nel vedere che esistono amici/eletti della prima ora che di fronte alla
spada del capo scelgano la via più facile e breve portandosi come una calamita
verso il nucleo/guru lasciando chi colpito al proprio destino.
Altro
ragionamento effimero che ha fatto arrabbiare gli addetti ai lavori sono state
le regole per la candidature dei possibili eletti alle politiche 2013, come si
può accettare che il guru che vale un po’ più di uno, possa pretendere, che le
persone candidabili siano solo quelle certificate entro una data x, denigrando
elementi che per anni hanno raschiato la strada con banchetti e sposato in toto
la causa??
Non
si doveva almeno dare un parere sulla metodologia di queste regole nel rispetto
dell’uno vale uno??
All’interno
del M5S sembra viva una realtà parallela conosciuta da gran parte degli
attivisti ed è per questo che non deve passare il messaggio che tutto sta
implodendo e neanche il fatto che il movimento possa vincere solo sospinto
dall’onda emozionale di persone comuni che vedono in esso una buona alternativa
o voto di protesta.
Questa
pianta “sola” nata in mezzo al deserto alla fine
avrà bisogno di tutti e non si può far passare il messaggio che essa possa
ammalarsi nel nascere, troppe persone “oggi” credono in un cambiamento
possibile, sarebbe un vero peccato che ancora una volta a vincere fossero le
debolezze umane.
Andrea Pambianchi