Un distinguo
di Emiliano Luzzi doveroso, per far capire bene, anche ai più duri di
comprendonio, la sostanziale differenza tra un garante e coloro che, garantiti nella genuinità, si
adoperano sul territorio per modificare l’attuale inefficienza, dovuta ad un
eccessivo individualismo di chi dovrebbe lavorare per la collettività e che
invece fa gli affari suoi, degli amici, degli amici degli amici...
E.Liuzzi |
di Emiliano Liuzzi | 26 aprile 2012 (da Il Fatto Quotidiano)
Quando Pierluigi Battista, sul Corriere della
Sera, parla di “sguaiataggine del grillismo”, è evidente che non si è mai mosso
dal suo ufficio. Non sa di cosa parla, quando descrive il Movimento 5 Stelle. Perché se è vero che Beppe Grillo gioca a fare il padre
padrone e, allo stesso tempo, il demagogo, l’incarnazione vivente di colui che
vorrebbe prendere a picconate il partitismo, diverso è il ruolo che giocano i cosiddetti “grillini”, quelli che
sono stati eletti con il Movimento 5 Stelle. E che la politica la fanno tutti i
giorni sui banchi dei consigli regionali e comunali.
Per capire cos’è il Movimento 5 Stelle farebbero bene a farsi un giro
nelle realtà dove esistono, e dove la politica si mastica giorno dopo giorno. I
cosiddetti grillini sono una spina nel fianco ai partiti,
giocano il ruolo che spesso dovrebbe essere demandato ai giornalisti: fanno i
cani da guardia al potere, e allo stesso tempo, riescono a mettere sul tavolo
proposte concrete di governo.
A Bologna, in consiglio regionale, ci sono due signori, ragazzi, sarebbe
meglio definirli, comeGiovanni Favia e Andrea Defranceschi, che fanno politica. Eccome se la fanno. Avete
presente l’irruenza di Grillo, la sguaiataggine di cui parla Battista? Bene:
loro – ma come altre decine di esponenti del movimento – sono esattamente il
contrario. Prudenti, riflessivi, preparati. Se oggi sappiamo che dove si sta
costruendo la Variante di Valico, il raddoppio della
Bologna-Firenze, la grande opera berlusconiana che avrebbe dovuto rilanciare il
governo se non ci fossero state Ruby e Angela Merkel, c’è un paese che frana lo
si deve anche a Defranceschi. Ha vissuto con quella gente della val di Sambro
per mesi, accanto alle loro poche case, e si è sbattuto avanti e indietro
perché Autostrade – ancora senza riuscirci – cambiasse i piani. Quel tratto di
autostrada è costruito su una frana, la frana si muove e rischia di portarsi
via paesi e case, oltre a mettere a rischio i viadotti dell’A1 che si spostano.
Questa non è politica?
Non è politica andare in consiglio regionale e proporre l’abbattimento dei
costi? Non è politica chiedere alla Regione un impegno perché la Maserati non
venga smantellata? Ci spieghi, altrimenti, cosa si intenda per “fare politica”.
Se è quella che si alternano a fare il Pd e il Pdl, no grazie.
--------Laghesi!!!------- Votate in Comune per la legge di iniziativa popolare. |
Il governo è stato in piedi per anni grazie al sistema dell’antipolitica vera, quella incarnata da Bossi. Come mai i Battista hanno taciuto?
Pontida è il luogo dove la politica è andata a morire, non è morta altrove, è
morta lì, tra quelle genti mascherati da vichinghi e nelle stanze al piano
interrato di Arcore.
Se poi Beppe Grillo alza i toni è un altro
discorso. La mia non è una difesa di Grillo, che personalmente – per quanto
possa interessare il lettore – non mi è per niente simpatico. Anzi. Non mi è
simpatico il comico, lo showman, tantomeno il politico. Non mi piacciono i modi
da despota che talvolta usa, il marchio del Movimento che si tiene ben stretto,
le sue idee sull’euro. Ma a prescindere dalla sua persona, attorno a lui si è
creato un Movimento, appunto, fatto di gente perbene e che sogna una politica
perbene, trasparente, senza ruberie. E che difficilmente si dissolverà nel
niente.
il risultato è di tutti quelli che credono che la
RispondiEliminaplutocrazia abbia finito il suo ciclo.
è di tutti quei ragazzi che vogliono decidere del proprio destino, liberando
la politica dai soldi x ridargli il senso civico che merita.
vedremo cosa succederà, la debolezza umana è stata colpevole troppe volte
nel gestire le belle idee.
comunque che votare gli stessi che ci hanno mandati a rotoli preferisco di
gran lunga un bel salto nel buio con il movimento 5 stelle.