In questi giorni in cui troppi, quasi sempre a sproposito, parlano dei “massimi sistemi” rappresentati dai quesiti referendari, senza nulla conoscere dei problemi reali (che tali disposizioni che si intendono abrogare sottendono), forse può essere utile raccontare quanto è emerso nella riunione promossa dal costituendo Gruppo 5 Stelle di Lagosanto nella Sala della Vecchia Pescheria mercoledì 8 ultimo scorso (www.lagosantoinmovimento.it).
La sala era piena ed il tema della riunione, riguardava appunto i Referendum su cui il consigliere Regionale Giovanna Favia del Gruppo 5 Stelle, ha relazionato con la consueta passione civica e lucidità intellettuale.
Nella realtà tutti si attendevano che fra le “varie ed eventuali” che sono di solito, previste al termine di ogni riunione, venisse però affrontato da qualcuno il tema che stava a cuore a tutti quello dell’ indebitamente prossimo venturo della intera collettività per i prossimi 25 anni, sostanzialmente per risolvere il problema di fatturato di un operatore commerciale della Grande Distribuzione ( come è stato affermato in riunione) che aveva sbagliato la propria localizzazione andandosi a collocare molto fuori dal centro del paese (nella strada di collegamento con l’Ospedale del Delta), ma vicino al Delta Hotel, struttura che nel frattempo aveva chiuso!
Ma, andiamo con ordine:il Comune si è trovato nella necessità di affrontare la riorganizzazione del Polo Scolastico e la sua ristrutturazione anche edilizia, visto che lo stesso è ancora oggi, ospitato in edifici costruiti prima dell’ultimo conflitto mondiale quindi con ovvi problemi di vetustà.
Come è accaduto a Ferrara al vecchio Arcispedale Sant’Anna (prima similitudine)
chiunque avrebbe colto tale opportunità (con i relativi finanziamenti pubblici ammontanti a 1.400.000,00 € per migliorare la vivibilità di quella parte di centro “storico” di Ferrara, Pardon, di Lagosanto) ristrutturando gli edifici esistenti e dotandoli di spazi e di servizi adeguati, in modo che tali nuovi assetti potesse essere, in orari diversi, utilizzati anche da altre fasce d’età della popolazione ivi residente.
chiunque avrebbe colto tale opportunità (con i relativi finanziamenti pubblici ammontanti a 1.400.000,00 € per migliorare la vivibilità di quella parte di centro “storico” di Ferrara, Pardon, di Lagosanto) ristrutturando gli edifici esistenti e dotandoli di spazi e di servizi adeguati, in modo che tali nuovi assetti potesse essere, in orari diversi, utilizzati anche da altre fasce d’età della popolazione ivi residente.
Considerazione di massima valida in entrambe le situazioni; e qui sta la seconda similitudine.
Invece, ammaestrati dall’esempio di Cona gli amministratori di Lagosanto, cosa hanno progettato? (si fa per dire) Di costringere i residenti che debbono obbligatoriamente (vista l’età) accompagnare i figli piccoli alla scuola materna e all’ asilo a prender l’auto e ad portarsi vicino al super mercato esistente, così da indurli a fare acquisti in quell’esercizio commerciale, penalizzando così ulteriormente i piccoli negozianti che sopravvivono nel Centro del paese: il ché come a Ferrara porterà alla sua progressiva, ma ineluttabile desertificazione.
Invece, ammaestrati dall’esempio di Cona gli amministratori di Lagosanto, cosa hanno progettato? (si fa per dire) Di costringere i residenti che debbono obbligatoriamente (vista l’età) accompagnare i figli piccoli alla scuola materna e all’ asilo a prender l’auto e ad portarsi vicino al super mercato esistente, così da indurli a fare acquisti in quell’esercizio commerciale, penalizzando così ulteriormente i piccoli negozianti che sopravvivono nel Centro del paese: il ché come a Ferrara porterà alla sua progressiva, ma ineluttabile desertificazione.
Terza similitudine. Il nuovo edificio ad un piano ( di circa 2000 Mq.) il quale conterrà, quando verrà ultimato (se verrà ultimato) solo gli spazi per scuola materna ed asilo e non potrà mai risolvere contemporaneamente anche i problemi posti dalla vetustà delle altre rimanenti classi (altra analogia con Cona) anche perché solo questo nuovo edificio, di previsione , finirà per costare € 3.900.000,00 debito per far fronte al quale il Comune dovrà accendere un mutuo di ben altri €1.400.000,00 con una rata annua di € 100.000,00, che per Lagosanto non credo sia poco!
Avendo potuto visionare (oltre al computo metrico) solo la planimetria del nuovo polo scolastico localizzato in mezzo alla campagna in un terreno alluvionale di un metro sotto il livello stradale, mi sono fatto la convinzione che si tratti di un tentativo, fino ad ora, ben riuscito di replicare in piccolo tutto quanto è “successo” all’Ospedale di Cona che a Ferrara tutti conosciamo molto bene.
Conclusione: ogni comportamento che vada contro gli interessi dei cittadini di una comunità (come è avvenuto a Ferrara per Cona), ha come ulteriore danno quello di suscitare per emulazione analoghi comportamenti, visto che poi nessuno alla fine nessuno risulta essere responsabile e quindi “pagare” per tali errori,come sarebbe invece auspicabile.
Lanfranco ViolaConclusione: ogni comportamento che vada contro gli interessi dei cittadini di una comunità (come è avvenuto a Ferrara per Cona), ha come ulteriore danno quello di suscitare per emulazione analoghi comportamenti, visto che poi nessuno alla fine nessuno risulta essere responsabile e quindi “pagare” per tali errori,come sarebbe invece auspicabile.