mercoledì 10 aprile 2013

Le idee

PICCOLA STANZA DI INDRO MONTANELLI
Le idee? Impossibile credere di riuscire a eliminarle
«È inutile chiudere le porte alle idee, le idee le saltano», diceva da vecchio il conte Metternich, che se ne intendeva perché a cercar di chiudere la porta alle idee aveva dedicato quasi tutta la sua lunga esistenza. È proprio così, e la storia ce ne offre prove a ripetizione. Non c' è mai stata polizia, per quanto potente e bene organizzata, che abbia potuto fermare il pensiero. Non ci riuscì quella di Hitler, che pure non badava ai mezzi per far «cantare» la gente e liquidarla. Non ci riuscì quella di Stalin, che addirittura soppresse i quattro quinti della dirigenza del partito e perfino i propri capi (Yagoda e Beria, per esempio). Non ci riesce nessuno, così come non ci riescono le censure. Le idee non si possono eliminare per la ragione che nascono da certe esigenze della società e quindi, prima o poi un' espressione la trovano. Da «Oggi», 8 gennaio 1977

4 commenti:

  1. certo che il pensiero da fastidio , anche se chi pensa è muto come un pesce, anzi un pesce, e come pesce è difficile da bloccare perchè lo protegge il mare.(Lucio Dalla).
    Noi siamo il mare dobbiamo sempre ricordarcelo!! moller

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  2. Ma dov'è sto mare, moller?!?
    Adesso voglio vedere se si smuove un po' la coscienza di sti lagotti, con la serata del 23.
    S eci fosse partecipazione si potrebbe fare qualsiasi cosa, in maniera democratica e costruttiva!
    Ma fino ad ora siamo "il mare" che si comporta da pozzanghera!

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  3. Vorrei condividere con voi una riflessione :“Con molta concretezza, vi dico: è davvero fondamentale spaccarci adesso? O possiamo restare uniti per l’obiettivo comune? Stiamo provando una missione quasi impossibile….portare cittadini onesti nelle istituzioni. Possiamo focalizzarci sull’ obiettivo? E’ più importante avere ragione e imporre la propria visione delle cose o raggiungere l’obiettivo?”


    Io non mi sento del MoVimento, ma per fortuna o purtroppo lo sono.

    Mi scusi caro Grillo
    non è per colpa mia
    ma questo movimento
    non so più cosa sia.
    Può darsi che mi sbagli
    che sia una bella idea
    ma temo che diventi
    una brutta poesia.
    Mi scusi caro Grillo
    In quanto ai parlamentari
    non voglio giudicare
    i nostri non lo sanno
    o hanno più pudore.

    Io non mi sento del movimento
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

    Mi scusi caro Grillo
    ma ho in mente il fanatismo
    delle camicie nere
    al tempo del fascismo.
    Da cui un bel giorno nacque
    questa democrazia
    che a farle i complimenti
    ci vuole fantasia.

    Io non mi sento del movimento
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

    Mi scusi caro Grillo
    ma questo movimento
    che voi rappresentate
    mi sembra un po' sfasciato.
    Sarà che gli italiani
    per lunga tradizione
    son troppo appassionati
    di ogni discussione.
    Persino in parlamento
    c'è un'aria incandescente
    si scannano su tutto
    e poi non cambia niente.

    Io non mi sento del movimento
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

    Mi scusi caro Grillo
    dovete convenire
    che i limiti che abbiamo
    ce li dobbiamo dire.
    Ma a parte il disfattismo
    noi siamo quel che siamo
    e abbiamo anche un passato
    che non dimentichiamo.
    Mi scusi caro Grillo
    ma forse noi italiani
    per gli altri siamo solo
    spaghetti e mandolini.
    Allora qui mi incazzo
    son fiero e me ne vanto
    gli sbatto sulla faccia
    cos'è il moVimento.

    Io non mi sento del moVimento
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

    Questo moVimento
    forse è poco saggio
    ha le idee confuse
    ma se fossi nato in altri luoghi
    poteva andarmi peggio.

    Mi scusi caro Grillo
    ormai ne ho dette tante
    c'è un'altra osservazione
    che credo sia importante.
    Rispetto agli altri partiti
    noi ci crediamo di più
    e forse abbiamo capito
    che la politica è un teatrino.
    Mi scusi caro Grilo
    Ma un po' per non morire
    o forse un po' per scherzo
    abbiam fatto l'Europa
    facciamo anche l'Italia.

    Io non mi sento del MoVimento
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

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  4. condivido pienamente che non è ora di diversificare le energie, anzi più che mai ora bisogna coalizzare, quanto alle metodologie bisognerà tagliandarle cammin facendo, adesso arriviamo all'obbiettivo.
    in cuor mio non nascondo che due chiacchere comunque x un esecutivo le avrei fatte senza chiudermi a riccio in un integralismo di gomma, ma come dice indro seguiamo il flusso canalizzatore delle idee.
    deve nascere in noi una voce in testa che sempre più rimbomba e piano piano dice............ora è l'ora di andare in onda e tutti in qualche modo dovremmo sentire questa voce che ci martella.
    a volte però sembriamo uomini in mezzo a degli aglieni
    benvenuto moller

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