lunedì 18 novembre 2013

Giochi di Potere In vista delle elezioni


Sembra strano sentire echi di condizionamento politico, anche in un’ angolino come Lagosanto, ma la politica oggi ci insegna che oramai i problemi reali sono un’ eccezione, per non dire di serie "B".
La parola stessa politica, dal greco polis, deve essere l’essenza dell’arte del governare una società ma, in generale, siamo lontani anni luce dal vedere lo sposalizio fra trasparenza- sudore a beneficio della collettività.
Tutto nasce perché l’interesse che si ha verso il potere domina qualsiasi spazio, il senso civico che ognuno di noi dovrebbe avere, rimane spesso dietro le quinte.
Innanzi tutto perché è esplosa una polemica inopportuna e sterile, tanto che ci sposta il baricentro del pensiero dai reali problemi e mostra la cruda realtà della pasta politica attuale.
Perché fare un’operazione mediatica così potente, avendo come soggetto una discriminazione? Non si poteva gestire il tutto con scioltezza internamente e senza clamori di ogni sorta?
Quindi la domanda sorge spontanea: i dinosauri storici della nostra realtà politica si sono sentiti pungolati dalle nuove reclute che avanzano?.
La conservazione politica osservata al microscopio  ci mostra alcune cose: si rischia di avere non una lista PD, ma una lista GADDAPD……naturalmente sono solo pensieri.
Questo quadro inquietante ci  mostra che tutte le politiche attuali, non riescono a rinnovarsi, lo dimostrano le stesse tutti i giorni, basti pensare al PDL con Berlusconi che non vuole staccare la spina o al PD quando non ha potuto votare per Rodotà per non rinnovare il suo enturage politico
Le verità le abbiamo sotto gli occhi e noi cosa facciamo? Scuotiamo la testa.  
Da cittadini laghesi ci sentiamo indignati sentendo il nome del nostro paese, alla ribalta, per queste spicciolaggini.
Vorremmo sentire molto di più la voce di chi amministra la nostra comunità su argomenti cogenti; esempio fra tutti, l’andamento di quella scuola che tanto è costata e che lascerà alla prossima giunta un mutuo di 1400000 euro in vent’anni.
Altra curiosità: si potrà mai vedere il secondo stralcio di quest’ opera, cioè scuole elementari e medie? Perché se così non fosse, avendo le risorse al limite, come sarà possibile mandare i nostri figli in scuole fatiscenti come le attuali, se non ci sono soldi per piccoli interventi?
Sappiamo che si sta discutendo la congiunzione con altri comuni, perchè escludere Comacchio? Sarebbe come lasciare fuori Messi dal Barcellona! Forse l’esclusione nasce dal fatto che non è facente parte delle vostre strutture politiche?
Altra cosa: perché non lottare per un altro tempo pieno scolastico a Lagosanto? Avete decantato la crescita demografica all’unisono per costruire il nuovo polo e adesso che servono i servizi non riuscite a portare un tempo pieno reale?!?
La chicca poi sarebbe  tenerci sempre aggiornati sui reali mutamenti che subirà il nostro ospedale a discapito del polo di Cona, che ad oggi non lasciano ben sperare.
Questo dovreste scrivere per tenerci informati il resto è storia vecchia e ribollita.
La nostra forza e la nostra unicità deve essere la partecipazione di tutti; capi, capetti, fari di riferimento, non devono essere l’anima; il tessuto sociale lo si deve costruire interagendo con discussioni e interessando l’intera comunità.
Parliamo di una rete forte e potente di cittadini impegnati, una democrazia attiva e non passiva, qualcosa di diverso da tutto quanto visto finora.
Destra, sinistra, centro sono etichette scomparse, come il superamento della forma partitica, che li congiungeva attorno agli interessi.
piantare il seme dell’onestà è molto facile a parole, farlo crescere con i fatti diventa difficilissimo, ma noi ci proveremo.

LagosantoinMoVimento
questo lo stralcio pubblicato dal carlino





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giovedì 24 ottobre 2013

Al via i preparativi per le Elezioni Comunali

Lagosanto in MoVimento, il MoVimento 5 Stelle di Lagosanto, sta organizzando la lista civica per le prossime elezioni  amministrative che si terranno nel nostro Comune tra qualche mese. Se sei  interessato a partecipare attivamente a questo confronto puoi contattarci all’idirizzo email : lagosantoinmovimento@gmail.com


È possibile contattarci anche sul  
gruppo Facebook, o scrivendo direttamente un commento sotto questo post.

giovedì 17 ottobre 2013

Andiamo in Europa!


Uniti!
Tutto il popolo a 5 Stelle unito per la crociata europea!
Decidiamo assieme, coinvolgiamo quante più persone possibili, responsabilizziamoci e responsabilizziamo!
Costruiamo il nostro futuro libero dal giogo di banche-burocrati-finanzieri!!!
Per farlo dobbiamo scalzare i loro galoppini che siedono a Palazzo Chigi e che ci stanno AFFONDANDO!!!

Letta è la bocca di burattino che esprime il pensiero privo di argomentazioni valide di chi gli tira i fili, e dice che il MoVimento 5 Stelle è “populista”, ignorando volutamente il significato, la radice di quella parola, che significa “per il popolo”, “che da voce al popolo”,
ed il Movimento questo è e questo vuole essere!!!

Dà la colpa al razzismo per il fatto che ci siano sempre più opinioni contro l'euro, omettendo volutamente che la Bce determina le politiche di tutti gli Stati d'Europa, conduce il gioco con il ricatto del debito e cerca di ridurre in ginocchio, attraverso quel ricatto, ogni pensiero che contrasta la finanza devastante da essa propugnata.

Noi siamo populisti? Benissimo, è vero: noi siamo un “movimento politico che tende genericamente all'elevamento delle classi più povere", ed in questo non c'è altro se non nobiltà!!!



venerdì 27 settembre 2013

Comunicato politico n°1

Nell’anno che verrà ci saranno molti cambiamenti.
La traccia che hanno lasciato, indelebile, i personaggi e le oligarchie del potere ancora oggi al comando, le élite indaffarate al mantenimento dei loro privilegi, sorde a qualsiasi segnale proveniente dal popolo, difficilmente potranno essere cancellate a breve termine; lo scempio, protratto per decine di anni e, nell’ultimo ventennio, divenuto epocale, ha ridotto questo Paese ad una larva, inerme al continuo massacro perpetrato e voluto dai signori che tutt’oggi occupano gli scranni del Palazzo.

Il lavoro è immane, ma non ci dobbiamo spaventare; resta l’incognita del non cambiamento: se ciò si dovesse verificare il peggioramento è assicurato; in mano alle élite la situazione precipiterà sempre più sotto i colpi di una tassazione iniqua, di un welfare di facciata che affonda i suoi artigli nell’assistenzialismo e divora le carni di inermi cittadini che non hanno altra colpa se non quella di essere caduti in disgrazia proprio a causa del malaffare che imperversa nel Palazzo.

Essi, i politicanti, gli “onorevoli”, godono della sofferenza e disperazione del Popolo; ne traggono la linfa vitale che compiace i loro padroni, le élite bancarie e finanziarie che stanno facendo terra bruciata su qualsiasi nazione sulla quale siano riuscite a stendere la loro mano, annodando a filo doppio classe dirigente politica e tirandone le fila come burattini.
Non facciamoci più incantare dal teatrino mediatico che distoglie l’attenzione dal vero problema con temi spesso talmente superficiali da essere stupidi!

Mentre si parla di Berlusconi, mentre Boldrini butta soldi per cose inutili come la carta intestata, mentre le dichiarazioni dei vari leader si sprecano sul nulla e la nostra mente è occupata in questioni razziali che nulla hanno di vero se non la disperazione di chi prova a scappare da paesi resi invivibili proprio dal ricco occidente, la politica fa passi indietro di decine di anni, i diritti vengono calpestati ed annullati poi dimenticati. La predazione del nostro Paese è cominciata e ancora troppa gente non pare essersene resa conto o pare non curarsene troppo, come se non la riguardasse. È così che comincia: lo Stato si svuota di significato attraverso l’annichilimento dei singoli che cessano di essere Stato, si rifugiano in un individualismo egoistico per poi emigrare o rendersi partecipi, nella sottomissione, allo scempio dei nostri beni.

Ecco perché nell’anno che verrà ci saranno molti cambiamenti: o ci sveglieremo e cominceremo a contestare questa politica, smettendo di mettere le nostre vite nelle loro mani, o finiremo a forconi e manganelli nelle strade, senza un soldo in tasca con da mangiare la disperazione di chi abita in un Paese senza diritti, senza lavoro! Un Paese che butta centinaia di miliardi in opere inutili ed armamenti difettosi, che accetta un debito iniquo aggravato dall’aver ceduto la sua sovranità ed il suo diritto a rivendicare un trattamento più equo per i suoi cittadini, un Paese stritolato nella morsa di un’Europa sempre più a misura di Banca sempre meno interessata a costruire un luogo dove le persone possano vivere in armonia tra di loro, sganciate dalla vessazione e dalla dipendenza delle superpotenze, pronte in ogni momento ad usare la forza per accaparrarsi zone strategiche e risorse.

NOI SIAMO IL CAMBIAMENTO E SOLO NOI POTREMO ATTUARLO. DOBBIAMO MANDARLI A CASA E PRENDERE IN MANO LE REDINI DELLA NOSTRA VITA!



lunedì 15 aprile 2013

Incontro 5 Stelle


La serata del 23 Aprile 2013 è organizzata per informare e formare, per richiamare l'attenzione su un possibile futuro indirizzato nella direzione giusta di una politica fatta a misura d'uomo,
sganciata da opportunismi e patti nefasti tra pubblico e privato.

Vogliamo riappropriarci della nostra vita e del nostro territorio?
Allora cominciamo col partecipare:
Democrazia è partecipazione. Libertà è partecipazione.




mercoledì 10 aprile 2013

Le idee

PICCOLA STANZA DI INDRO MONTANELLI
Le idee? Impossibile credere di riuscire a eliminarle
«È inutile chiudere le porte alle idee, le idee le saltano», diceva da vecchio il conte Metternich, che se ne intendeva perché a cercar di chiudere la porta alle idee aveva dedicato quasi tutta la sua lunga esistenza. È proprio così, e la storia ce ne offre prove a ripetizione. Non c' è mai stata polizia, per quanto potente e bene organizzata, che abbia potuto fermare il pensiero. Non ci riuscì quella di Hitler, che pure non badava ai mezzi per far «cantare» la gente e liquidarla. Non ci riuscì quella di Stalin, che addirittura soppresse i quattro quinti della dirigenza del partito e perfino i propri capi (Yagoda e Beria, per esempio). Non ci riesce nessuno, così come non ci riescono le censure. Le idee non si possono eliminare per la ragione che nascono da certe esigenze della società e quindi, prima o poi un' espressione la trovano. Da «Oggi», 8 gennaio 1977